Le favole non servono a spiegare ai bambini che i draghi esistono. Questo i bambini lo sanno benissimo da
soli.
Le favole servono a spiegare ai bambini che i draghi possono essere sconfitti.
Gilbert Keith Chesterton
Le fiabe, le leggende, i miti, da sempre, rappresentano per i bambini gli strumenti attraverso i quali addentrarsi nel mondo degli adulti, comprenderne i meccanismi di funzionamento, le
regole, i giochi di ruolo. Il mondo di fantasia in esse rappresentato è un mondo in cui i personaggi si dividono in buoni e cattivi, gli oggetti hanno poteri magici e tutto è possibile.
Attraverso le favole, i bambini imparano che per ogni problema esiste una soluzione e che il male può essere sconfitto dal bene. In questo modo, riescono a controllare le loro paure, l’ansia,
gli incubi della notte. Imparano, insomma, a misurarsi con se stessi e, in questo modo, ad affrontare i problemi della vita di tutti i giorni. I personaggi, buoni o cattivi, protagonisti o
antagonisti, facilitano l’immedesimazione, mentre il linguaggio utilizzato, fatto di immagini e simboli, è facilmente comprensibile per un bimbo che, ancora non in grado di decodificare i
ragionamenti astratti, è perfettamente a suo agio con la sequenza di immagini tipica delle favole classiche.